Sta riscuotendo grande successo, con molte, affollate, presentazioni già avvenute in vari luoghi della Sicilia, e non solo, “Bonjour Casimiro”, l’ultimo romanzo di Alberto Samonà pubblicato per Rubbettino Editore, che racconta l’universo di Casimiro Piccolo, pittore e fotografo di rara sensibilità, e i luoghi in cui vissero i baroni di Calanovella, questi originali “Gattopardi siciliani” che a partire dai primi anni Trenta lasciarono per sempre Palermo e i salotti mondani della nobiltà cittadina, per trasferirsi nella villa di famiglia, immersa nel verde sulle colline di Capo d’Orlando, sospesa fra il mare e i monti Nebrodi.
Qui Casimiro Piccolo, il celebre poeta Lucio Piccolo e la sorella Agata Giovanna, esperta di botanica, scrissero una nuova pagina di storia insieme alla loro madre, Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò. Nel libro, a più riprese appare anche la figura di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei Piccolo che amava soggiornare nella villa orlandina per ritrovare qui quella perduta atmosfera familiare e cercare spunti per “Il Gattopardo”, il più grande capolavoro letterario del Novecento. Nelle pagine di Samonà c’è tutto questo: la trama accompagna il lettore fra le pieghe di questo mondo rarefatto, con un protagonista maschile – Giulio – e una protagonista femminile – Edith – che sembrano quasi elementi complementari dell’universo stesso.
“Bonjour Casimiro” non si configura come
un romanzo classico, ma unisce in sé diversi stili e forme ora più narrative e
fantastiche, ora storiche e descrittive - corroborate dalla presenza di una
bibliografia finale di riferimento - assumendo in alcune parti le sembianze di
un saggio storico e, in altre, di un racconto visionario. Il libro ha come
sottotitolo “Il barone e la villa fatata” e presenta, appunto, questa
commistione di stili voluta dall’autore quasi come gioco letterario,
corroborato dalla presenza di una bibliografia finale di riferimento. Ed è un
attraversamento delle regole ordinarie spazio-temporali, con incontri e
contesti di riferimento impossibili e il disvelarsi graduale di una verità che
sovrappone realtà e mondi onirici o forse paralleli.